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Horse Academy, i protagonisti

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Inutile negarlo: tu sei il Re di Horse Academy, il Talent che per la prima volta ha puntato forte sullo sport e sull’equitazione. Cosa è cambiato nella tua vita da quel magico momento?

Ho avuto l'opportunità di conoscere grandi nomi nel mondo dell'equitazione, sia istruttori che sponsor. Inoltre ho ricevuto indiscutibilmente molta pubblicità grazie a tutta ClassHorseTV.

Con te e grazie a te è stata portata in alto una disciplina troppo spesso trascurata, soprattutto in Italia, come il Dressage…

In Italia abbiamo la fortuna di avere un grandissimo Cavaliere di Dressage come Valentina Truppa, che porta in alto da tempo questa disciplina. Credo che nessuno immaginasse la vittoria di un dressagista a Horse Academy, visto che la disciplina del Salto Ostacoli è molto più diffusa e seguita. Io però rimango convinto che la base dell'equitazione sia il lavoro in piano, ovvero il dressage.

La vita in Accademia è stata sicuramente molto dura, con sveglia alle sei e tanto lavoro. Ti ha stupito tutto questo o te lo aspettavi?

Essendo entrato in un'Accademia ero consapevole che non sarebbe stato così facile, in ogni caso dedicando le giornate interamente alla nostra passione è stato tutto molto piacevole, seppur indubbiamente impegnativo. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di condividere di tanto in tanto anche giornate speciali e rilassanti come quella passata alle Terme di Salice.

Alcuni tuoi compagni d’avventura dopo Horse Academy hanno subito trovato lavoro: Filippo Melidoro, per esempio, ora è in Germania con il grande Emanuele Gaudiano. Tu saresti pronto a lasciare tutto e partire se arrivasse l’occasione giusta?

Ovviamente se mi capitasse l'occasione giusta cercherei di sfruttarla al meglio! In ogni caso ho già la fortuna di poter lavorare in un'ottima Scuderia come il Roncobello di Monica Iemi e di avere contatti con altri ottimi Cavalieri come Norma Paoli della Scuderia del Bedesco.

Horse Academy è stata senza dubbio per tutti voi un’occasione grandissima: quella di potersi mettere a confronto quotidianamente con grandi maestri del settore come Roberto Rotatori, Giovanni Consorti e Roberto Brenna. Da chi senti di aver imparato di più?

In primis ho appreso molto da Roberto Brenna, essendo lui il nostro istruttore di Dressage, ma sicuramente mi hanno trasmesso tanto anche tutti gli altri istruttori con i quali abbiamo avuto la fortuna di lavorare.

Tanti insegnanti di valore ma anche molti ospiti speciali. Vere e proprie stelle del mondo dell’equitazione sono venute a trovarvi in Accademia, quale ti ha colpito di più vista da vicino?

Mi è piaciuto molto poter lavorare con Vittoria Panizzon: ha fatto saltare anche noi dressagisti, coinvolgendo tutti in una lezione diversa dal solito e molto divertente.

Considerando soltanto l’aspetto tecnico e quindi il modo di montare, quale tra tutti i concorrenti di Horse Academy ti è piaciuto di più?

Secondo il mio punto di vista ci sarebbe da fare un nome per ogni disciplina. Per il salto sicuramente Gian Marco Panini, mentre per il completo Francesca Colombo. Reputo entrambi due ottimi cavalieri e soprattutto due persone di cavalli, sono molto preparati su tutti gli aspetti dell'equitazione.

Scegli due momenti, due emozioni: quella più positiva e quella più negativa che Horse Academy ti ha regalato…

Sicuramente Horse Academy non mi ha lasciato ricordi negativi, mi è spiaciuto però per il mio amico Guido Gatti che ha dovuto abbandonare il Talent per via di un piccolo infortunio. Ovviamente il ricordo migliore rimane la festa con tutti i ragazzi, subito dopo la finale: nessuna vittoria può essere grande se non si ha qualcuno di speciale con cui festeggiarla e condividerla!


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