Se ti dico Horse Academy, oggi, cosa rispondi?
Un’esperienza indimenticabile, non semplice da vivere ed affrontare nel modo giusto. Una grande crescita dal punto di vista equestre ma sopratutto umano.
Scegli il tuo vincitore: il pubblico ha premiato Emanuele, ma se il verdetto finale fosse stato affidato a te chi avresti scelto? E perché?
Ovviamente avrebbe fatto piacere essere a me il vincitore, ma se avessi potuto scegliere avrei fatto vincere o Pietro Grandis, per il legame d'amicizia che ho con lui, o Francesca Colombo, perché la reputo una vera professionista a cavallo e nella vita.
Il Talent si è rivelato anche una fonte d’amicizia. Se ti dicessi di partire per un viaggio di un mese con uno solo dei tuoi compagni d’avventura, quale sceglieresti?
Senza dubbio Pietro.
In questi primi giorni hai notato qualche cambiamento dal punto di vista della “popolarità”? C’è un riscontro di questo tipo per aver partecipato a Horse Academy?
Per adesso non ho ricevuto ancora alcuna offerta di lavoro, ma ho guadagnato moltissima popolarità su Facebook.
Tutti i tuoi compagni ti hanno definito il punto di riferimento del gruppo: immagina di dover parlare a un giovanissimo ragazzo che vuole iniziare la sua avventura nel mondo dell’equitazione, quali sono le 5 parole magiche?
Credo che siano: umiltà, impegno, rispetto, pazienza, e crederci fino in fondo!
Sei senza dubbio il cavaliere più esperto che abbia partecipato al talent, per un’eventuale seconda edizione avresti dei suggerimenti?
Dal punto di vista del Talent cercherei di avere un livello di preparazione più omogeneo tra i concorrenti e nella finale terrei maggiormente presente i voti e l'andamento delle cinque settimane. Credo anche che delle telecamere fisse in casa potrebbero cogliere momenti molto divertenti per il pubblico.
Horse Academy è stata per tutti voi anche l’occasione di avere a disposizione quotidianamente dei grandi maestri del settore. Da chi senti di aver imparato più segreti?
Abbiamo lavorato con dei magnifici professionisti dai quali ho cercato di imparare il più possibile. Mi sento però di dover ringraziare in modo particolare Roberto Brenna per la pazienza e la dedizione che ha dimostrato nei confronti miei e del mio cavallo fino ad arrivare a degli ottimi risultati. Inutile negare poi che anche tutto il materiale che ci è stato messo a disposizione ci ha aiutato a crescere. Sergio Grasso, ad esempio, che ci ha messo a disposizione i suoi straordinari stivali, venendo perfino in scuderia a farci visita per realizzare delle calzature su misura per ognuno di noi.
Scegli due momenti, due emozioni: quella più positiva e quella più negativa che Horse Academy ti ha regalato…
La più negativa intorno alla terza settimana, quando mi sono sognato la mia ragazza, Irene. Da lì non ho più smesso di pensarla fino a immaginare di abbandonare tutto. Un vero calo emotivo. La più bella, invece, l’ho provata quando in finale sia i ragazzi che i giudici hanno speso parole bellissime nei miei confronti, dicendo che in casa sono stato fondamentale, disponibile, che li ho fatti divertire e che è piaciuta molto l'umiltà con la quale mi sono messo in gioco. Questo credo sia stato il mio vero successo… una vittoria a livello morale che non mi sarei mai aspettato!