Il sito www.rolexgrandslam.com segna l’ora, o meglio ne segna tre, quelle di Aachen, Calgary e Ginevra. Alla sua prima edizione e a due terzi dal giro completo di lancetta, con i primi due appuntamenti archiviati, ora il Rolex Grand Slam approda nella città elvetica, con il CSI5* per tradizione legato alla maison, e in programma dal 12 al 15 dicembre. Con questa novità targata 2013, Rolex intende rafforzare il proprio supporto al mondo dello sport, con eventi equestri di massima levatura, insieme a tennis, golf, Yachting e Formula 1. I criteri di individuazione dei rendez-vous incoronati solennemente Rolex, sono stati la ricerca della perfezione, ma anche l’alto profilo organizzativo, mediatico, sportivo che rispecchia fedelmente tre concorsi dalla grande tradizione equestre. Lo stesso criterio top level richiesto ai cavalieri che ambiscono al trofeo (disegnato da Corinna Pike e creato dalla gioielleria londinese Garrard, dal 1735 al servizio dei gioielli della corona) e al montepremi in palio: basta pensare che solo i tre singoli gran premi ammontano a un totale di 2,5 milioni di euro a cui si aggiunge il bonus, chiave del circuito Grand Slam: quello di un milione di euro qualora un concorrente dovesse conquistare consecutivamente la vittoria nei Grand Prix di tutti e tre i concorsi. Un bonus valido anche nel caso in cui la vittoria riguardi solo due GP consecutivi (500mila euro) o sempre due ma non consecutivi (250mila euro), in un ciclo continuo che non tiene conto del calendario di dodici mesi. Per i migliori top riders al mondo si tratta dunque di una scommessa con se stessi, una nuova “mission impossibile” da raggiungere. Coronamento di una partnership tra Rolex e il mondo del cavallo che ha più di cinquant’anni, il brand di orologeria promuove al tempo stesso un’iniziativa che tiene conto del futuro, aprendo al reparto giovani, con due young riders invitati su ciascun concorso, offrendo loro un’opportunità sportiva ineguagliata. Alle porte di Ginevra, le vittorie 2013 di Aachen e di Calgary portano due nomi diversi: non è stata di certo opera di un novellino il Gran Premio al Main Stadium di Aquisgrana lo scorso giugno, con il veterano Nick Skelton che, dopo 25 anni di silenzio, ha scritto in sella a Big Star per la quarta volta il proprio nome nell’albo d’oro. A Calgary però il sogno di Nick si è fermato a casa, con Big Star infortunato, e la vittoria ha battuto bandiera belga con Pieter Davos, in sella a Candy. Ora starà a lui fare il bis sul campo di Ginevra per portarsi a casa i 500mila euro di bonus. Ma questa sarà un’altra storia da raccontare...
Barbara Leoni