Lunga vita a Re Scott Brash! Lo scozzese più cliccato del momento non sembra proprio volersi fermare davanti a niente. Anzi più il gioco si fa duro e più lui riesce a macinare strada, a spese degli altri ovviamente, con una freddezza quasi disarmante. Ultima dimostrazione: il Gran Finale del Longines Global Champions Tour.
A Doha, nelle magnifiche strutture dell’avveniristico Al Shaqab state of art, Iceman Scott arrivava in grandissima rimonta, essendo riuscito durante la stagione 2014 della prestigiosa serie a raccogliere ‘solo’ 6 risultati validi ai fini della classifica finale. Ciò significava che in Qatar era obbligato a non scendere sotto la 4° posizione per pensare di fare il bis e continuare a tenere in bacheca il trofeo. Talento, combinazione astrale favorevole, chiamiamola come volete, fatto sta che Scott come Robin Hood, dalla sella del suo fedele amico Hello Sanctos, ha mirato bene e non ha sbagliato niente.. centrando a pieni voti l’obiettivo.
Rolf-Goran Bengtsson, magnifico in sella al suo Casall Ask, ha dato spettacolo; tre giri da brivido che gli hanno consegnato una meritatissima vittoria nel GP, vittoria che però non gli è bastata a superare l’inglese. La differenza a parità di punti? 3 vittorie di Scott, contro le 2 di Rolf! Peccato per lo svedese che scivola così, per lo stesso motivo, per la seconda volta, in seconda posizione nella classifica generale del Global, ma grande soddisfazione per una gara disputata al massimo, che ha il dolce sapore del riscatto finale, per un atleta che forse in questa stagione ha pagato più del necessario. Grande, grandissima dimostrazione di professionalità e horsemanship da parte del mitico Ludger Beerbaum. Lui partiva favorito e in testa, ma la sua Chiara, appena arrivata a Doha non si è sentita bene e il kaiser ha preferito non rischiare. Ha montato Zinedine non riuscendo però a sortire un risultato utile. E’ finito terzo, ma con grande onore.
In questo ultimo leg c’era anche un po’ di Italia… lo spettacolo è stato a cura di Uliano Vezzani.
Jacqueline Pellis